Break even point in edilizia: calcolare il punto di pareggio della tua azienda, impresa e attività in edilizia è l’abc della gestione aziendale.
Spesso e volentieri, il break even point in edilizia viene sottovalutato (o comunque non riceve la giusta attenzione). Perché invece è così fondamentale?
Perché il break even point della tua attività in edilizia ti dà informazioni su qualsiasi cosa vuoi (o puoi) fare in azienda.
Vuoi assumere una nuova risorsa? Devi vedere il punto di pareggio di questo investimento – e questa cosa non viene fatta quasi mai.
Vuoi acquistare un nuovo macchinario? Devi calcolare il punto di pareggio relativo a questo acquisto.
E così via, per tutti gli interventi e le iniziative che vuoi mettere in campo.
Break even point edilizia che tutti conosciamo vs. il mio consiglio personale
Il punto di pareggio è invece conosciuto ai più per l’andamento annuale dell’azienda – o per sapere se i costi aziendali sono stati coperti.
Ma una nuova considerazione che ti invito a fare è questa.
Fai il punto di pareggio per ogni micro-progetto e ogni micro-investimento.
In questo modo, puoi avere più controllo su ogni singolo progetto – come vedrai più precisamente nel corso di questo articolo.
Break even point edilizia: a cosa corrisponde?
Approfittiamo per una precisazione sul significato di break even point.
Il BEP è quel momento in cui la tua azienda in edilizia
ha raggiunto un utile pari a zero (punto di pareggio).
È quel momento in cui ricavi corrispondono ai costi fissi e ai costi variabili dell’azienda.
E, di conseguenza, il margine di contribuzione ti consente di coprire i costi fissi aziendali.

Per dirla diversamente, quando hai raggiunto il break even point in edilizia hai coperto tutti i costi – inclusi i “tuoi”!
(Per i “tuoi” costi intendo il tuo compenso come titolare all’interno della tua azienda. Nei costi è quindi incluso anche il tuo stipendio).
Dal momento in cui hai raggiunto il punto di pareggio, inizia quel tempo limitato (da un punto di vista fiscale) per guadagnare.
Sappiamo infatti che l’anno fiscale inizia a Gennaio e finisce a Dicembre: prima raggiungi il tuo break even point, più tempo hai per guadagnare.
Break even point edilizia: quando si raggiunge?
Poiché abbiamo appena visto che il break even point è il punto di pareggio tra i tuoi ricavi e costi che determina utile pari a zero, è giusto chiederti:
Quando si raggiunge il break even point in edilizia?
La risposta, banalmente, sarebbe il prima possibile!
Ma in realtà, la cosa più importante per te – come titolare di impresa, azienda o attività in edilizia – è sapere quanto tempo ci metti per arrivare al tuo break even point.
Questo è il dato fondamentale da cui partire, intorno al quale ora faremo un discorso più ampio.
Break even point edilizia: significato e valore per la tua azienda
Prima di tuffarci nel vivo del break even point, facciamo ancora una riflessione sul significato e il valore del punto di pareggio per la tua azienda in edilizia.

Di base, oggi in edilizia stiamo attraverso un momento particolare.
Nei mesi passati, tante aziende hanno avuto abbastanza capacità produttiva da fare degli investimenti: nuove risorse, nuovi macchinari, nuova produzione e tanto altro.
E avere sotto controllo il break even point non riguarda solo gli investimenti già fatti, ma riguarda soprattutto il sapere quanto costerà la tua azienda tra 1, 2 o 3 anni.
Questo è importantissimo, perché sappiamo che:
– il momento particolare dell’edilizia non è un momento “normale”
– il mercato è “dopato” da incentivi e detrazioni
– tutto va più veloce e si fa fatica a tenere il controllo
Ma proprio perché le cose stanno così, è importantissimo fare delle previsioni sul tuo punto di pareggio per sapere che cosa fare se una parte dei tuoi ricavi dovesse venire meno, per N motivi.
Perciò, va bene conoscere OGGI il tuo break even point.
Ma se stai facendo degli investimenti è ancora più importante
conoscere il tuo punto di pareggio DOMANI tra 1, 2, 3 o 5 anni.
Meglio ancora se lo fai per ogni asset: un collaboratore, un commerciale, un macchinario, qualsiasi nuovo “ingresso” nella tua azienda in edilizia.
Chiarito questo, entriamo nel vivo con un esempio reale.
Break even point edilizia formula: un esempio reale
Ecco a te un esempio di break even point in edilizia con un’azienda dai ricavi superiori al milione di euro.

In questo caso, la break even point formula è abbastanza semplice.
Prendi i Costi Fissi e li dividi per il Margine di Contribuzione (% percentuale).
Ottengo così quel dato numerico dei ricavi che devo fare per coprire i costi fissi e i costi variabili legati a quei ricavi.
La break even point formula è questa. E non è nulla di complesso.
Ciò che invece è complesso per le aziende, imprese o attività che operano in edilizia è però:
– conoscere i Costi Fissi (non è poi così scontato)
– conoscere il Margine di Contribuzione (anche questo non è così scontato)
Sì… questi dati puoi trovarli nel Conto Economico. Ma sai anche che sono dati che potrebbero aver subito “variazioni“ (in positivo o negativo).
La vera difficoltà nella formula del punto di pareggio in edilizia
Dove sta dunque la difficoltà?
Sta nel fatto che come titolari di azienda, noi dobbiamo avere questi dati reali – al netto di eventi che hanno fatto effettivamente prodotto dei cambiamenti.
Su questo, anche diversi clienti si dividono in due: chi ha già il bilancio provvisorio pronto e chi invece sta ancora aspettando di riceverlo.
E se tu stai ancora aspettando che il commercialista ti mandi il bilancio… mi dispiace dirlo, ma verosimilmente non ha il controllo della tua azienda in edilizia.
Perché è importante avere questi dati indipendentemente da tutto.
E non avere il controllo della tua azienda
è come guidare in autostrada con una bandana davanti agli occhi.
Nessuno di noi si sognerebbe di prendere in mano un volante in questo stato.
Ma ti garantisco che tanti imprenditori gestiscono le loro azienda senza guardare i numeri, che è esattamente come guidare bendati in autostrada.
Perciò, perché la formula del punto di pareggio sia efficace, devi avere il Margine di Contribuzione “reale“.
(Se non sai da dove cominciare, un buon inizio è il mio libro Più Profitti in Edilizia nel capitolo dedicato alla scomposizione dei tuoi ricavi).
“Reale” nel senso che deve riflettere lo stato effettivo della tua azienda in edilizia e corrispondere a quello del bilancio – e sappiamo che basta “giocare” sul magazzino per cambiare questi dati.
Perché sono i dati reali che ti fanno tirare quel “sospiro di sollievo” e ti rassicurano: da questo momento in poi, puoi iniziare a guadagnare.
Occhio che però il break even point è un punto di partenza e non di arrivo.
Ci torniamo presto su questo tema: ora vediamo invece il grafico del punto di pareggio.
Break even point edilizia: un grafico di esempio
Continuiamo le nostre considerazioni sul break even point in edilizia con un grafico di esempio.

Questo modello generico ci consente di avere un quadro completo:
– in orizzontale, sulle ascisse, ci sono i mesi dell’anno
– in verticale, sulle ordinate, hai un valore numerico
– la linea rossa orizzontale sono i costi fissi: gli stessi per ogni mese, ecco perché è orizzontale
– proseguendo, la linea gialla sono i costi totali (fissi + variabili): ecco perché già a Gennaio non parte da zero, perché anche se la tua azienda è chiusa il 1° Gennaio (costi variabili pari a zero) hai comunque costi fissi da sostenere
– infine, la linea blu sono i ricavi: il 1° Gennaio verosimilmente è pari a zero, poi apri, inizi ad avere dei ricavi e man mano questa linea si fa cumulativa fino a raggiungere i costi totali
Ora, il dato ricavi = costi totali puoi averlo:
– in numeri, come nell’immagine precedente con BEP a 1.590.158,59€
– in tempo, come dal grafico in cui si vede in quale momento dell’anno raggiungi il Break Even Point
Come già visto, è importante sapere QUANDO raggiungi il break even point proprio perché sai da quale periodo dell’anno inizi a guadagnare.
Raggiungerlo – ad esempio – ad Aprile invece che a Ottobre, fa tanta tanta differenza!
Qualunque sia il tuo punto di pareggio attuale, ora riflettiamo su come migliorarlo.
Come si fa il punto di pareggio (e come si migliora) in edilizia
Punto di pareggio o no, quando un’azienda o un imprenditore che opera in edilizia si rivolge a me, è sicuramente per migliorare.

Proprio una decina di giorni fa, con un imprenditore abbiamo definito il break even point e valutato che cosa fare per migliorarlo.
Le variabili in gioco sono essenzialmente 2:
– Costi Fissi: ridurli per raggiungere il tuo punto di pareggio
– Margine di Contribuzione: aumentare ciò che ti resta e ridurre il costo del venduto, così da raggiungere prima il break even point
Ora torniamo al grafico e simuliamo le 2 variabili appena enunciate.
Anticipare il Punto di Pareggio con Costi Fissi e Ricavi
Ecco qui una situazione di partenza con il grafico che hai visto prima.
Il punto di pareggio viene raggiunto a fine Luglio.
Immaginiamo di ridurre i costi del 10%. Che cosa succede?

Succede che il punto di pareggio viene raggiunto a inizio Luglio.
E così hai 20-25 giorni in più per guadagnare. Una cosa non da poco!
Se invece immaginiamo anche di aumentare i ricavi del 10%, abbiamo ancora più vantaggio: il punto di pareggio è raggiunto a inizio Giugno.

Quasi un mese in più per guadagnare!
E se consideri che il nostro obiettivo dovrebbe essere raggiungere quanto prima il punto di pareggio, puoi toccare con mano la differenza che fa avere tutto questo sotto controllo.
Anticipare il Punto di Pareggio: che cosa ti serve
A questo punto è molto chiaro che cosa ti serve per anticipare il break even point e migliorare quindi il tuo punto di pareggio.
Non è tanto la formula (è una semplice divisione da fare), ma la tua bravura sta in:
1- avere i numeri sotto controllo
2- saper leggere e interpretare i numeri
3- capire quali strategie adottare in funzione dei numeri.
Il vero valore aggiunto del mio lavoro infatti non è calcolare il punto di pareggio.
Ma è prendere e interpretare il punto di pareggio e scegliere la strategia più adatta alla tua azienda, impresa o attività in edilizia.
Come interpretare i dati e leggere i dati – e sapere quali scelte fare per la tua azienda: questa è la differenza.
Se devi soltanto calcolare il punto di pareggio, basta andare su Google.
Ma se vuoi sapere quali azioni fare per migliorare il punto di pareggio con il minimo margine di errore (e spesso andando a colpo sicuro), allora è lì che la consulenza può fare al caso tuo.
Anche perché la crescita di un’azienda non viene mai da un solo numero o da un solo “pezzo”. E anche il punto di pareggio ha i suoi limiti.
Limiti del break even point edilizia: non è tutto oro quello che luccica
Calcolare il break even point in edilizia e saper leggere i numeri è tanto. Ma non è tutto.
Ci sono infatti dei limiti, anche se si tratta di un dato fondamentale da conoscere.

– Il primo limite è che più caos c’è in azienda, più è COMPLESSO calcolare il break even point. Più cose fai, più cose vendi e più difficile è calcolare il punto di pareggio.
Siccome il break even point si ottiene dalla divisione tra costi fissi e margine di contribuzione, più la tua azienda è complessa e più diventa dispendioso quantificare queste voci.
– Il secondo limite è che il punto di pareggio è un obiettivo MINIMO. Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per la tua azienda che richiede marketing e altre azioni per essere raggiunto il prima possibile.
Ancora una volta, se lo raggiungi a Novembre hai 1 mese per guadagnare. Se lo raggiungi a Settembre hai 3 mesi per guadagnare.
– Il terzo limite è che il break even point è un valore ECONOMICO e non finanziario. Non ti dice se stai incassando o se quei ricavi li hai in cassa.
E questa è un’altra cosa da non sottovalutare, perché magari hai raggiunto il tuo punto di pareggio ma quei soldi, in cassa, non ci sono.
Ecco perché, in linea di massima, è più utile ragionare in termini di budget.
Costruisci un bugdet per raggiungere il break even point il prima possibile,
così da iniziare a guadagnare nel più breve tempo possibile.
Questo dev’essere il tuo obiettivo.
Va bene calcolare il punto di pareggio, ma una volta fatto questo è il momento di pianificare in termini di budget così da evitare i limiti elencati e muoverti con la certezza della cassa.
Break even point edilizia: chi ben comincia è a metà del punto di pareggio
Per arrivare al punto di pareggio il prima possibile, è ovvio che devi avere dei ricavi e dei margini.
Tuttavia, tante aziende in edilizia commettono l’errore di fare dei preventivi con ricavi e margini molto più alti di quelli che risultano nei consuntivi.
I motivi sono tanti, ma una delle soluzioni è fare dei preventivi estremamente precisi, “a prova di controllo di gestione” come mi piace definirli.
Se può esserti utile, puoi scaricare il Foglio Excel GRATUITO che ho creato per gli addetti ai lavori nell’edilizia.
Tu inserisci i dati e in automatico ti calcola ricavi, margini utile e ricarico (e tanto altro).
Chiaramente, dovrai inserire i tuoi dati di vendita e di struttura.
E se li hai già a portata di mano, fare preventivi precisi diventerà facile come mandare un WhatsApp sia per te che per i tuoi venditori.
E se non li hai a portata di mano, è arrivato il momento di prendere per le corna il toro dei numeri nella tua azienda e costruire finalmente un percorso per raggiungere il tuo punto di pareggio il prima possibile e senza sorprese né nei consuntivi né nei tuoi dati reali.
Break even point edilizia “senza pensieri”: budget e crescita con un supporto consulenziale
In questo articolo sul break even point in edilizia ci sono tanti spunti per riflettere strategicamente sul punto di pareggio della tua azienda e agire di conseguenza.
Mi rendo conto che, se è la prima volta che ti approcci ai numeri della tua azienda in edilizia, tutto il processo può sembrare “complesso”.
Permettimi, tuttavia, di aggiungere due osservazioni:
– la prima è che tra qualche anno il mondo dell’edilizia non sarà più quello di oggi: ognuno di noi ha provato sulla propria pelle il “caos incentivi” e, vuoi o non vuoi, prima o poi si avvicinerà il momento in cui il nostro mercato sarà pesantemente ridimensionato
– la seconda è che se hai i numeri sotto controllo, sei sulla strada giusta. Dopo aver supportato oltre 100 aziende, imprese e attività in edilizia negli ultimi 4 anni (senza contare tutte le realtà con cui ho a che fare ogni giorno), ti posso assicurare che tutto il settore ha decisamente bisogno di una cultura dei numeri.
Ed è anche per questo che i numeri sono il cuore pulsante del mio supporto consulenziale.
Se non vuoi fare tutto da te, se cerchi un supporto strategico o operativo per i numeri e la crescita della tua azienda, puoi richiedere una Consulenza con me.
Guarderò con te i tuoi numeri, li interpreterò e soprattutto analizzerò il tuo caso e il tuo mercato per fornirti la soluzione specifica per il tuo punto di pareggio, budget e – in definitiva – per la crescita della tua azienda in edilizia.
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